Bottesini to E. Tornaghi (Parma, 26 Dec 1888)
Carissimo Tornaghi,
Il Lohengrin andato in scena jeri a sera ha avuto successo. Un poco più d'orchestra e Cori non avrebbe fatto male ma tutto è andato bene. Gli artisti hanno piaciuto e tanto meglio. Ti ringrazio d'avermi mandato il mio Ero. Senza che vi sieno probabilità di darlo perchè io m'oppngo non volendo aver l'aria d'imponirmi per la prima volta che sono in Parma ufficialmente nominato, pure avrei piacere tu mi mandassi quella tale cabaletta che fu stampata nel terzo atto tale quale fu cantata a Torino da Barbacini e la Chiatti. Le parole sono Andrem sovra i flutti profondi. È una cabaletaccia che malgrado i progressi piacerebbe sempre di più di quello che ho fatto dopo. Scusami la seccatura, salutami Giulio e vogliami bene. Tuo affmo amico
G. Bottesini.
Source: Lettera di propietà dell'Editore Ricordi di Milano, N. 75 e ultima di Bottesini a Ricordi
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p160, carteggio 252