Verdi to Giulio Ricordi (Genova, 2 May 1887)
C. Giulio
Spedisco oggi stretta Finale secondo. -
Ben inteso, ora diventerà migliore il primo.
Procurate che venga eseguito a Venezia; e dite a Faccio che non dica niente a nissuno, chè nissuno forse se ne accorgerà. Senza di ciò si griderà che ho rifatto Otello!!
Non so l'indirizzo di Bottesini a Londra. Là il vostro corrispondere lo saprà: pregatelo a fargliera recapitare subito.
Ad Ad
G. Verdi
Quesa lettera testimonia una rielaborazione (finora osservata soltanto da Budden, vol. 3, p. 370, che si basa su una parziale citazione di questa lettera in Abbiati, vol. IV, p. 336) della sezione finale del II atto, la conclusione del giuramento di Otello e Jago; Verdi compì la rielaborazione tra il 29 aprile ed il 2 paggio (cfr. la lettera del 29 aprile 1887). Dopo la prima milanese, Otello era stato eseguito solo a Roma; ala Fenice di Venezia, l'opera venne diretta ancora da Franco Faccio.
Giovanni Bottesini (1821-1889), virtuoso di contrabbasso e direttore d'orchestra, aveva diretto la prima di Aida al Cairo. Perchè Verdi si rivolgesse a lui lo si ricava dalla lettera del 22 magio 1887.
Source: Giuseppe Verdi - Giulio Ricordi, corrispondenzae immagini 1881/1890, a cura di Franca Cella e Pierluigi Petrobelli, Teatro alla Scala, Istituto di Studi Verdiani, G. Ricordi & C., Museo Teatrale alla Scala 1981, pag. 60, n. della lettera 4.22
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p159, carteggio 247