Bottesini to Biava (Napoli, 22 Jul 1882)
Carissimo Biava,
Ho avuto mille volte l'intenzione si scriverti per essere schiarito sullo stato niente affatto adificante delle donne che vollero a tutto costo rovinarmi a Schubra. Scandali fra madre e vera figlia, processi, invio di tutto quanto guadagnai non bastarono a nulla. Notizie avute di tanto in tanto mi facevan comprendere che la solita leggerezza di amministrazione regnava colè, e che tutto si spendeva e si spende per un serraglio di bestie. Oramai sono quattro anni che dal lato morale mi trovo assai più felice. Ho continuato a mandare mensilmente quanto mi si diceva essere sufficiente alla loroesistenza colla ferma persuasione di far cosa grata alle loro inclinazioni arabe e in conseguenza al mio quieto vivere.
Alle prime notizie dai guai Egiziani scriveva loro le mie inquietudini e mi si rispondeva di non aver nessun timore perchè erano sicure sotto la protezione degli Arabi di casa. Mi si parlava di bestie, di nascite di tori ed altro che in simili circonstanze non erano proprio del tutto al caso. L'ultima lettera ricevuta da Scubra è in data del 29 Giugno scorso dove pure mi si continua ad assicurare della loro piena confidenza in tutto. Spedii solita somma ma non ebbi fino ad ora risposta.
Telegrafai con risposta pagata il Console Gloria ma passò una settimana senza alcuna notizia. Ecco quello che mi capita dopo aver passato una vita d'inferno. Tu mi domandi notizie di loro ed io non ne ho a darti che delle incerte per non dire di peggio.
Ho veduto fra la gente che arrivara Filippi dal quale non ho potuto sapere altro che le mie donne stavano tranquille. Ora ho sulle spalle Lotti il quale fu testimonio ed attore negli schifosi pasticci che pur troppo sono avvenuti. A parte questo mi assicura che el Signore non abbandoneranno Schubra a causa delle bestie che hanno in casa. L'incertezza in cui mi trovo non è affatto gradevole. Non vorrei succedessero disgrazie, ma nello stesso tempo non vorrei ricominciare la vita penosa, arrabbiata e senza nessun profitto con persone che mai hanno pensato al mio avvenire e che mi hanno seccato materialmente e moralmente.
Succedesse anche il loro ritorno, sono deciso a vivere da me solo. Pagherei in Europa quello che ho sempre pagato in Egitto, ma vita comune non più. Tu mi dici che avresti bisogno di vedermi per dirmi anche cose che forse mi farebero piacere.
Figurati se non sarei felice di riabbracciarti, ma pel momento non posso abbandonare una quantità di lavori che sto ultimando. Scrivimi adunque tutto che sarò felicissimo di leggere notizie di un amico come sempre sei stato per me. Non ti voglio seccare con informazioni artistiche e soprattutto musicali. Siamo in arte alle stesse condizioni politiche del giorno. Non se ne capisce più niente, e ciò si chiama progresso.
Io preferisco la mia vita a Napoli perchè ho persone che mi vogliono bene sevvero e che mi compensano del passato. Eccoti detto tutto pel momento. Salutami tanto tua moglie, tua figlia e la Lisa.
Ogni volta mi darai tue notizie farai un vero piacere al tuo aff.mo amico
Gio. Bottesini.
Source: Museo Teatrale alla Scala di Milano, COLL.CASATI 1623
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p157, carteggio 228