Bottesini to E. Tornaghi (Napoli, 2 Feb 1880)
Carissimo Tornaghi,
Da Jacovacci sono chiamato per assistere alle prove dell'Ero; partirò dunque Sabato e ti saprò dire come vano le cose; l'esito felice dei Puritani avrà calmato il mal umore del Pubblico e sarà meglio per me.
Riguardo all'affare Boito ti ricorderò quanto ti ho detto a Milano e ciò pe schiarire equivoci. Se non pagai il libretto dell'Ero fu perchè dopo mia viva istanza onde soddisfare Boito, egli fece meco l'offeso non volendo in nessun modo esser soddisfatto, tontochè io gli mandati l'opera scritta in ricambio del libretto ed egli gentilmente mer la rimandò mostrandosi di nuovo dispiaciuto ed offeso ch'io non volessi da lui accettare il suo libretto. Ora poi essendo la mia musica a voi venduta in tutti i casi mi pare che i pagamenti delle due mial lire si dovrebbe fare in proporzione dalla casa Ricordi e da me. Ma se poi dopo tutto io debba pagare le due mila lire divise in cinique parti sui cinque noli dell'Ero t'autorizzo a farlo senza nessuna dispiacenza fra noi. Ho spedito i due pezzi da transportare per la Turolla onde facilitare le prove e non far sapere all'Orchestra che si trasporta.
Spero che Giulio mi farà il piacere di non mancare all'andata in scena dell'opera mentre tengo moltissimo ch'egli venga.
Le faccende del Collegio sono al punto d'uno scioglimento, ma la camorra di questi asini è schifosa vergognosa ed indecorosa per l'arte nostra.
Salutami Gilio e credimi
Tuo aff.mo
Gio. Bottesini
Source: Lettera di propietà dell'Editore Ricordi di Milano, N. 45
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p153, carteggio 199