Bottesini to Giulio Ricordi (Napoli, 7 Jan 1880) |
Caro Giulio,
Dimmi se sei disposto a dare la Messa dell'illustre Verdi e quale sarebbe il prezzo amico che ne dimanderesti. Sugli artisti sai quali sono i disponibili sulla nostra piazza; si tratterebbe di darla in sala con grandi masse, non in Teatro; ti domando il segreto su qiest'affare trattandosi d'una società di gentiluomini che vorrebbero far udire la Messa e nessuno dei Signori dell'Impresa S. Carlo lo sanno ne debbono saperlo. Jeri sera riudii la Witziola nell'Ebrea e debbo rettificare quanto t'ho scritto. Come artista non si può dir cattiva, ma il pubblico è talemento antipatica che varrebbe lo stesso come se fosse un rostro. Sicchè per me non intendo si dia l'Ero. Non parliamo degli altri perchè è inutile. Aspetto notizie da Stagno. Pare la Turolla non abbia incontrato molto. Non si capisce più nulla. Aspetto tue nove con impazienza Tuo aff.mo Gio. Bottesini. |
Source: Lettera di proietà dell'Editore Ricordi di Milano, N. 44 |
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p153, carteggio 198 |