Bottesini to Boito (Parigi, 14 Nov 1878)
Bottesini scrive a Boito: Ricevo in questo momento dall'amico Pedrotti la fausta notizia che il Signor Depanis ha deciso di montare il nostro Ero e Leandro al Regio di Torino per seconda opera della stagione di carnovale. Disgraziatamente io sono scritturato in Inghilterra fino al 12 febbraio e non posso aiture nessuno. Dice di fidarsi pienamente dell'intelligenza e amicizia di Pedrotti, il direttore d'orchestra. Ma per la mise en scène vorrei che tu te ne incaricassi un poco. Ancora: Depanis (l'impresario) e Pedrotti gli avevano dichiarato di trovare il finale dell'opera un po' freddo: Ero che se ne moriva, presente il solo Ariofarne, non richiedendo fracasso nè effeti scenici, li lasciava perplessi. Poi bisognava pensare a que' famosi ballabili, e farli durare almeno trenta o quaranta minuti. L'opera è corta, ed in certo modo le ballerina diventano tante prime donne... Bosognerebbe pure che tu dessi un seggetto a questi ballabili... Fammi il piacere di metterti in relazione con Pedrotti. Se sei libero, aiutami con la tua presenza... Io non ho seguito il nuovo cammino, ma spero nella belleza e novità del libretto ed un poco nella chiarezza della mia musica.
Source: Questo brano con lettera di Bottesini è tratto dal lobro di Piero Nardi sulla vita di Arrigo Boito, pag. 454
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p149, carteggio 171