Bottesini to Pedrotti (Napoli, 6 Jul 1877)
Salita Trinità degli Spagnoli, 13
Carissimo Pedrottti, ricevo in qiesto momento la caris.ma tua del 4. Ti garanrisco Gastelli come un eccellentissimo professore e bravissimo giovane. Dal Trovatore non ho ricevuto nulla. Allorchè non si tratta di bottega Ricordi desso trascura qualunque amico. Io sono in mezzo alle disgrazie; in sette giorni ho perduto la mia cara sorella Angelina all'età di 39 anni. L'inverno scorso perdei al Cairo mio fratello Luigi; ora ho saputo che un mio nipote stabilito a Torino è diventato pazzo. Questi sono agli agrementj della vita.
M'offrono è vero a Napoli mari e monti, ma la camorra porca d'un tal paese mi stancherà al solito e prenderò un volo lungo.
Procurerò di mandarti qualche cosa del mio quantunque non partecipi della nuova scuola italiana che crede di avvicinarsi al buono di Wagner mentre non sa copiare che i difetti non possedendo il talento reale di quel matto per progetto.
Salutami gli amici e credimi Tuo aff.mo amico
G. Bottesini
Source: Lettera pubblicata per la prima volta da Paolo Rigoli in "Dieci lettere di illustri musicisti a Carlo Pedrotti", su "Civilità Veronese" N. 1, Anno 1, febbraio 1985. Gli altri "illustri" sono Arrigo Boito, Charles Gounod, Amilicare Ponchielli e Francesco Tamagno
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p149, carteggio 169