Verdi to Bottesini (Genova, 17 Oct 1871) |
Carissimo Bottesini,
Ti sono ben grato di avermi dato notizie delle prime prove d'Aida e spero, che me ne darai altre quando sarai in orchestra, e più mi darai anche notizie asatte, sincere, vere, dell'esito della prima sera. Dimmi pure tutta la verità che io, vecchio soldato, ho il petto corazzato bene e disposto anche a ricevere le palle. Ho fatto un cambiamento nella stretta del duetto delle due donne nel socondo atto. L'ho mandato da due o tre giorni fa a Ricordi, che deve già averlo spedito al Cairo. Appena arriva, io ti prego caldamente di farlo ripassare alle due artiste e di farlo eseguire. La stretta che vi era mi è parsa sempre un po' comune. Questa che ho rifatta non è tale e finisce bene, se col ritornare al motivo della scena del primo atto, la Pozzone lo canterà marciando a stento verso la scena. Addio, mio caro Bottesini, grazie di nuovo. La Peppina ti saluta, ed io ti stringo affettuosamente le mani. Tuo aff. G. Verdi. |
Source: Autografo verdiano alla Biblioteca del Conservatorio di Musica di Milano, pubblicato da A. Carniti nel volumetto In meoria di B. B., Crema 1921, pag. 37 Questa lettera du pubblicata per la prima volta nel 1908 da Teodoro Costantini in Sei lettere inedite di Giuseppe Verdi a Giovanni Bottesini, per le feste centenarie del Regio Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Edizioni C. Schimdl & Co., Trieste |
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p134, carteggio 88 |