E. Muzio to Draneht Bey (Milano, 2 Jun 1869)
Eccellenza!
Questa mattina ho avuto l'onore di spedirle a Vostra Eccellenza un telegramma che trascrivo: Dopo avere eccellenti professori d'orchestra a prezzi onesti. Prime parti 400 franchi, secondi 270. In Milano trovansi artisti buoni primari, buone seconde parti, havvi musica e tutto a prezi limitati. Scrivo lettera. Ieri ed aggi vidi i principali professori d'orchestra in questa città e colle lettere che ebbi da Torino, da Bologna, da Parma, da Firenze ed altre parti sono certo che non avrò a pagare di più del prezzo menzionato di sopra. I coristi saranno buoni, avranno buona voce e repertorio. Forse potrò economizzare sui coristi qualche 10 o 15 franchi per mese ma siccome hanno l'obbligo di fare la comparsa nel ballo, così essi mi fanno osservare che dovranno restare in teatro tutto il giorno per le prove delle opere e per le prove di ballo. I Professori d'orchestra ed i coristi ai quali parlai mi fanno osservare anche che il vivere, e l'alloggio specialemente è assai più caro in Cairo hce in Alessandria e Costantinopoli. Tutti mettono per patto un viaggio d'andata e ritorno da Milano al Cairo e viceversa. Ho trovato il Maestro dei Cori assai buono che conosco e garantisco; è il Maestro Devasini e lo posso avere per circa f. 550 al mese, un viaggio come all'orchestra e cori. Dopo avere anche un supplemento al Maestro dei cori e suggeritore per il prezzo di f. 350 o 400 ed un viaggio come agli altri d'orchestra e coro. Qui in Milano vi sono molti artisti liberi e buoni, cioè tenori, baritoni, buffi, bassi comprimari e seconde parti e che si possono avere a condizioni eque. Anche la musica che mi preme sia chiara e corretta posso averla a prezzo ragionevole. Se poi V.E. trovasse chein Parigi non arrivassero in tempo col vestiario si potrebbe avere roba assai buona alle sartorie della Scala, di Torino, di Bologna etc. È mio dovere di dare a V.E. tutti questi schiarimenti poichè gli artisti amano assai più fare gli affari direttamente che con mezzo di agenti che sovente non sono specchi di onestà. Atenderò, Eccellenza, le di Lei istruzioni per incominciare il lavoro e portarmi nei diversi luoghi per raccogliere ciò che vi è di migliore nelle diverse città vicino a Milano e così far onore alla confidenza che V.E. si è degnata di riporre in me. Farò pure il repertorio dei pezzi per i concerti da darsi alla Corte di Sua Altezza il Vicerè ed avrò l'onore di sottoporli all'approvazione di Vostra Eccellenza. Farò pure indagini alla Direzione delle strade ferrate per sentire il ribasso che farebbero fra Milano e Brindisi, ed anche fra Milano e Venezia. Sono deel'E.V. Devot.mo servo
E. Muzio
Source: Questa lettera si trova in copia dattiloscritta presso le Nuove Edizioni di Milano
Published in: Inzaghi: Giovanni Bottesini p125, carteggio 43